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Coronavirus, sollevato il direttore dell'ospedale di Sciacca: "Creato allarme sociale"

L'assessore alla Salute Ruggero Razza solleva dall'incarico il direttore medico di presidio degli ospedali riuniti "Sciacca-Ribera" Gaetano Migliazzo. Al suo posto è stato nominato, in qualità di commissario ad acta nell’Asp di Agrigento per gestire l'emergenza coronavirus, Alberto Firenze.

L’incarico ha durata fino al 31 luglio prossimo con possibilità di proroga e sarà svolto a titolo gratuito «fatti salvi le diarie e i rimborsi spese per missioni e trasferte che saranno a carico dell’azienda sanitaria provinciale di Agrigento». Firenze, come stabilito dal provvedimento, risponderà delle iniziative direttamente all’assessore Razza.

Nel provvedimento dell’assessore Razza si sottolinea, tra l’altro, "la significativa mancanza di un’adeguata organizzazione nell’ambito del presidio e la direzione medica che continua ad apparire caratterizzata da una gestione non in linea con le misure organizzative richieste a maggior ragione quelle eccezionali determinate dall’emergenza Covid-19».

Nel documento si sottolinea il fatto che lo scorso 6 marzo nel presidio Giovanni Paolo II di Sciacca «si è verificato un gravissimo caso di contagio che ha riguardato personale sanitario del nosocomio, circostanza che dimostra che nonostante da oltre due settimane fosse già in essere d’emergenza da Covid-19 non sono stati adottati idonei percorsi organizzativi utili alla limitazione del contagio, condotta che in un particolare momento di emergenza rischia di destare grave e diffuso allarme psicologico permanente nel territorio e che tende a distorcere il rischio percepito e scoraggia la popolazione ad accostarsi con serenità all’ospedale».

«Risulta per di più - si legge nel documento - che il direttore medico di presidio si è reso autore, in violazione delle disposizioni aziendali, di comunicazioni mediatiche all’esterno che rischiano di contribuire ad aggravare l'allarme sociale».

Ieri, proprio Migliazzo aveva inviato una nota per sottolineare i dati dell’ospedale sui positivi da Coronavirus, anche in seguito al fatto che il paziente n.1 era stato registrato all’interno del presidio ospedaliero.

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