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Tasi ad Agrigento, si sblocca il comodato d'uso

Si tratta del beneficio legato al comodato d’uso, la cui applicazione, visto che il versamento della prima rata è ormai scaduto, scatterà in occasione del pagamento del saldo, stabilito per il mese di dicembre.

AGRIGENTO. La preoccupata protesta dei consiglieri comunali dell’Mpa, sulla vicenda della Tasi per le seconde case affidate, in comodato d’uso, ai figli, ha fatto centro e, a due giorni dalla scadenza dei termini, il Comune pare stia correndo ai ripari.

Ieri infatti, il presidente del Consiglio Carmelo Settembrino, ha annunciato di aver firmato gli atti deliberativi, approvati dall’Aula proprio su questa vicenda e che gli uffici competenti hanno già provveduto a metterli in pubblicazione. Il tutto però in tempi strettissimi visto che martedì 21 ottobre, scade il termine ultimo per formalizzare la comunicazione della misura adottata, al ministero delle Finanze.

«Si tratta - spiega Carmelo Settembrino - del beneficio legato al comodato d’uso, la cui applicazione, visto che il versamento della prima rata è ormai scaduto, scatterà in occasione del pagamento del saldo, stabilito per il mese di dicembre. L’adempimento è stato già fatto nella mattina di venerdì con il mio diretto interessamento in modo da evitare il verificarsi di altri spiacevoli incidenti di percorso.

Il lavoro del Consiglio comunale non sarà assolutamente perduto e ai contribuenti agrigentini, in sede di conguaglio, verrà compensato o restituito quanto effettivamente pagato in più per effetto di un beneficio erroneamente non riconosciuto. In buona sostanza, vorrei ricordare – precisa il presidente del Consiglio comunale - che, con questo provvedimento, si dà la possibilità al soggetto passivo dell’imposta di potere affidare in comodato d’uso a parenti in linea retta, entro il primo grado, le seconde case con rendite catastali fino a 500 euro».

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