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Agrigento, ultima chiamata per la Tasi

In una nota Palazzo dei Giganti ricorda che sono tenuti a versare l’imposta tutti i proprietari di immobili compresi quelli utilizzati come abitazione principale

 AGRIGENTO. È tempo di Tasi. Si paga l’anticipo della Tassa per i servizi indivisibili (una sorta di imposta per i servizi essenziali come prestazioni sanitarie, scuole, asili nido) e la scadenza è fissata per il 16 ottobre.
Mancano quindi soltanto due giorni ed il commissario straordinario del Comune, Luciana Giammanco, ha “ricordato” agli agrigentini che si sta avvicinando il giorno della scadenza della rata di acconto pari al 50% della Tasi per l’anno in corso. In una nota da Palazzo dei Giganti, il commissario ricorda che “Sono tenuti a pagare l’imposta tutti i proprietari di immobili compresi quelli utilizzati come abitazione principale.
Sugli immobili concessi in affitto, è previsto l’obbligo di pagamento anche in capo al detentore (inquilino) nella misura pari al 10% dell’imposta calcolata applicando l’aliquota del 2,8 per mille sul valore dell’immobile (per immobili categoria A: rendita catastale x 5% - x coefficiente 160). Il pagamento deve avvenire con autoliquidazione da parte del contribuente utilizzando il modello F24 o in alternativa il bollettino postale dedicato.
Le aliquote da applicare sono pari al 2,5 per mille per le abitazioni principali e pari al 2,8 per mille per gli altri immobili”. Soltanto per le aree edificabili non è previsto il pagamento della Tasi. Il dettaglio delle aliquote e delle detrazioni è consultabile nel sito dell’ente. Era stato il Consiglio comunale ad inserire alcune detrazioni rispetto alla bozza originale, che di fatto ha contenuto il peso fiscale a carico dei contribuenti.

L’intero Consiglio ha fatto letteralmente barricata, mettendo con le spalle al muro la macchina burocratica di Palazzo dei Giganti, che è quella con cui oggi occorre misurarsi e relazionarsi in assenza di un organo esecutivo con connotazione politica.
La proposta originaria, proveniente dal  Settore Contabile e Finanziario dell’Ente, prevedeva, per quanto riguarda la Tasi,  l’applicazione del 2,9 per mille sia per le prime che per le seconde case. La battaglia di Aula Sollano ha portato alla riduzione di 4 punti percentuali per le abitazioni principali e di un punto percentuale per i secondi immobili. Inoltre ci sarà un bonus di 100 euro a beneficio delle abitazioni principali con rendite catastali fino a 400 euro. E nel regolamento su indicazione dei Consiglieri del Mpa, Vassallo, Mandracchia e Trupia, è stato inserito ed approvato un emendamento, esteso ad entrambi i tributi, che consentirà al soggetto passivo dell’imposta di potere affidare in comodato d’uso a parenti in linea retta, entro il primo grado, le seconde case con rendite catastali fino a 500 euro, limite imposto dalla normativa in materia.

 

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