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Femminicidio in Piemonte, fermato il marito agrigentino: «Non so perché l'ho uccisa»

L'uomo è stato rinchiuso nella casa circondariale di Alessandria in attesa dell’udienza di convalida

Dopo un lungo interrogatorio durato ore e terminato nel primo pomeriggio, disposto dal sostituto procuratore Andrea Trucano, è stato disposto il fermo per omicidio volontario aggravato di Giovanni Salamone, 61 anni, accusato di avere ucciso in casa all’alba a Solero (Alessandria) la moglie Patrizia Russo, di 53 anni.

Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e l'uomo avrebbe collaborato, fornendo una propria versione dell’accaduto. Una versione da cui, come sottolineato dal difensore d’ufficio Stefano Daffonchio, emergerebbe un uomo che non saprebbe capacitarsi di quanto commesso. Non ci sarebbe stata alcuna lite tra i coniugi. Il marito,
sveglio da un pò, avrebbe colpito la moglie - che invece dormiva in camera da letto - con un coltello da cucina, sferrando più fendenti in diversi punti.

Per la donna non ci sarebbe stata dunque alcuna possibilità di difendersi. Il 61enne è stato rinchiuso nella casa circondariale di Alessandria, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini
dei carabinieri proseguono e saranno sentiti i due figli della coppia, che abitano fuori dall’Alessandrino, e persone vicine a Russo e Salamone.

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