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Le due donne uccise a Naro si conoscevano, il sindaco Brandara: «Vivevano un po' sopra le righe»

Delia Zarniscu era vedova, mentre Maria Rus era separata. Abitavano a Sant'Erasmo e le loro abitazioni erano distanti 150 metri l'una dall'altra

Si conoscevano e avrebbero avuto le stesse frequentazioni Maria Rus di 54 anni e Delia Zarniscu di 58 anni, le due donne rumene trovate morte - una carbonizzata e l’altra in una pozza di sangue - in due abitazioni nel centro di Naro, comune di poco più di 7 mila abitanti della provincia di Agrigento.

Zarniscu viveva nella cittadina da oltre vent’anni, in via Vinci. Dopo la morte del marito, un ragioniere originario del paese, le sue condizioni generali, raccontano a Naro, erano precipitate. La vedova avrebbe avuto diversi problemi economici e per andare avanti avrebbe fatto ricorso anche a espedienti. In vicolo Avenia, strada a poca distanza dalla prima abitazione (circa 150 metri), è stata trovata invece Maria Rus, separata, il cui corpo era carbonizzato.

«Vivevano un po' sopra le righe, non le conoscevo personalmente, ma questo è quello che si dice in paese. I romeni sono tutti molto integrati con i naresi. Questo paese è la città dell’accoglienza, sono tantissime le comunità presenti a Naro, compresi minori extracomunitari non accompagnati. Certamente qualcosa non è andato e si è consumato il duplice omicidio», ha detto il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, che da Agrigento, dopo l’incontro con il prefetto Filippo Romano, è andato a Naro. «Mi dicono che delle due donne si erano già occupati i servizi sociali», ha concluso Brandara.

Il doppio macabro ritrovamento è stato fatto nel quartiere di Sant’Erasmo, uno dei più dinamici con una forte comunità ecclesiale, dove gli stranieri sono ben accolti e dove spesso vengono organizzate iniziative sociali dagli stessi residenti in modo autonomo senza far ricorso all’aiuto dell’amministrazione pubblica. A Naro la comunità romena è la più numerosa tra gli stranieri che vivono in questa cittadina, che si trova a 660 metri sopra il livello del mare e si affaccia su Val Paradiso, una ampia vallata oltre la quale ci sono colline che coprono in parte la vista del mar Mediterraneo. Sono oltre 300 i romeni che vivono e lavorano a Naro, la quinta comunità in assoluto rispetto agli altri connazionali stabiliti negli altri 42 Comuni della provincia di Agrigento, dove in totale i romeni sono quasi 6.500 a fronte ai 46 mila che si trovano in Sicilia.

Diciannove anni fa, era il 4 febbraio, Naro fu colpita da una frana che mise in ginocchio gran parte del centro storico. Una settantina di abitazioni furono dichiarate inagibili, molte sono state abbattute. Centocinquanta le persone sfollate.

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