I servizi sociali del Comune di Racalmuto seguivano Salvatore Sedita, il trentaquattrenne reo confesso dell'uccisione dei suoi genitori, Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, nella loro casa del complesso di edilizia popolare di contrada Stazione. Lo rende noto Vincenzo Maniglia, sindaco della cittadina nota per avere dato i natali allo scrittore Leonardo Sciascia.
«La mamma - riferisce - si era rivolta agli uffici, chiedendo una mano d’aiuto. Sono state subito avviate le procedure, ma quando si chiede, in questi casi, atti ufficiali come le denunce, i familiari stessi sono un po’ restii perché nasce un conflitto. Nessuno, anche se si tratta dei propri figli, pensa che si possa arrivare a situazioni del genere». Maniglia racconta che «i servizi sociali avevano suggerito di attivare le procedure corrette, ma quello che è successo nessuno se lo aspettava. Nemmeno i familiari che hanno subito questa violenza».
Salvatore Sedita, nel confessare il duplice omicidio ha detto di «vedere i fantasmi» e di fare uso di droghe, il crack in particolare.
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