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Lampedusa, recuperato un cadavere a sei miglia dalla costa

Foto d'archivio

Il cadavere di un migrante è stato recuperato, a circa 6 miglia dalla costa di Lampedusa, dai carabinieri che, con la motovedetta, erano in servizio di perlustrazione. Il cadavere è in fase di decomposizione e dunque la morte risalirebbe a diverse settimane fa, ma non c'è ancora nessuna certezza. È stata avvisata la Procura di Agrigento.

Lo stato di decomposizione del cadavere e il fatto che nessuno dei migranti sbarcati nelle ultime settimane abbia parlato di compagni di viaggio caduti in mare sembra suffragare l’ipotesi che il migrante possa essere stato vittima di un naufragio davanti alle coste tunisine. Impossibile, inoltre, sulla base delle condizioni della salma, rilevare eventuali segni di violenza e dunque ipotizzare un omicidio.

Fra il 19 e 20 settembre scorsi, secondo quanto era stato reso noto dal ministero della Difesa di Tunisi, una barca salpata da Zarzis, con a bordo 17 migranti, fra cui due donne, è naufragata al largo di Sfax. In queste ore, Alarm Phone, su Twitter, riferisce di tre migranti morti e altri 14 dispersi senza però specificare quando è avvenuta la sciagura. L’organizzazione scrive che è stato trovato e identificato il corpo di una donna, partita 15 giorni fa da Zarzis.

In queste ore, intanto, a Lampedusa, sono arrivati tre barconi, con un totale di 94 migranti, soccorsi, dalla Capitaneria di porto al largo dell’isola. Fra gli sbarcati al molo Favarolo anche un neonato. Sul primo natante, intercettato a 10 miglia e mezzo dalla costa, c'erano 15 tunisini. Sul secondo, agganciato a 23 miglia mentre era alla deriva, erano in 38, fra cui 15 donne. Hanno dichiarato di essere originari di Guinea, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Camerun e Sierra Leone. A 48 miglia invece è stata soccorsa una barca di ferro con a bordo 48 migranti, fra cui 28 donne e il neonato. Stando ai loro racconti, sono scappati da Guinea, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Congo, Nigeria, Senegal e Sierra Leone. Salgono a sette, con un totale di 165 persone, gli approdi registratisi a partire dalla mezzanotte. All’hotspot di contrada Imbriacola, nonostante il trasferimento con traghetto di 41 ospiti, al momento ci sono 483 migranti.

In precedenza altri tre barchini, con a bordo rispettivamente 23, 13 e 12 migranti, erano stati soccorsi dalle motovedette della guardia di finanza. Sul primo natante, di 5 metri salpato da Sfax in Tunisia, c'erano 23 persone, fra cui 5 donne, scappate dalla Guinea. Sul secondo, partito da Tripoli, erano in 13, tutti egiziani, tranne un libico. E sul terzo c'erano 12 egiziani che hanno iniziato la traversata da Djerba in Tunisia. Ancora prima, fra ieri sera (6 ottobre) e le prime ore di oggi, erano arrivati a Lampedusa 38 migranti, giunti con due diversi barchini. Ieri sera, dopo un soccorso a 13 miglia dalla costa, sono giunti 15 tunisini. Stamani, intercettati su un barchino di 5 metri, sono sbarcati in 23, fra cui 11 donne. Questi ultimi hanno dichiarato di essere originari di Guinea e Costa d’Avorio.

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