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Morto per infarto mentre contestava la bolletta, Girgenti acque: «No alle strumentalizzazioni»

Continua a fare discutere il «caso» del pensionato che è stato stroncato da infarto in via Mazzini mentre contestava il distacco del contatore per morosità

LUCCA SICULA. Continua a far discutere "il caso" Lucca Sicula, venuto fuori dopo la morte per infarto in via Mazzini, mentre discuteva con operatori di "Girgenti acque" arrivati per il taglio del contatore idrico per morosità, del pensionato di origini brindisine sessantottenne Salvatore Tafuro. A scendere in campo è stata la Girgenti Acque che ha espresso ”il proprio rammarico e dispiacere per l'accaduto” e che contestualmente ha chiesto "di evitare strumentalizzazioni e polemiche nel rispetto del dolore della famiglia del signor Salvatore Tafuro".

"Evitando di entrare nel merito dell'episodio di Lucca Sicula sul quale sono state diffuse notizie imprecise - ha chiarito la società idrica - l'Azienda ritiene doveroso precisare che opera in perfetta e scrupolosa aderenza alle leggi e ai regolamenti vigenti che regolano il rapporto fra il gestore del servizio idrico integrato e gli utenti". Sul "caso" che sarà oggetto dell'incontro tra il sindaco di Lucca Sicula Giuseppe Puccio, che ha chiesto di essere ricevuto in merito a quanto avvenuto, e il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, che ieri è rimbalzato anche nel corso del convegno tenuto a Ribera su "Meno tasse e più servizi" e nel corso del quale l'avvocato Serafino Mazzotta dell'associazione "Il ponte" ha fatto osservare un minuto di silenzio per ricordare lo sfortunato pensionato, è intervenuta anche la CGIL e la Federconsumatori di Agrigento.

 

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