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Ci sono i soldi, sciopero dei netturbini revocato ad Agrigento

Il Comune di Agrigento, ha pagato alle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese, la fattura per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città

AGRIGENTO. Anche stavolta è andata bene. nell’ultimo giorno utile per evitare una nuova emergenza igienico sanitaria, il Comune di Agrigento, ha pagato alle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese, la fattura per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città. Un pagamento, anche stavolta al fotofinish, che ha permesso ai sindacati dei lavoratori, di revocare lo sciopero proclamato nelle scorse settimane e che avrebbe dovuto svolgersi domani. Da domani le ditte, si adopereranno per accelerare il più possibile i tempi per pagare ai propri dipendenti lo stipendio di settembre.

Una consuetudine ormai, quella che vede contrapporsi le parti di un’infinita vertenza rifiuti. Da un lato i comuni che pagano in ritardo e dall’altro le imprese sempre più stremate da questa situazione. In mezzo, i lavoratori, costretti a proclamare uno sciopero dopo l’altro per tenere alta l’attenzione sul loro diritto allo stipendio puntuale. Una situazione non particolarmente diversa da quella di un mese e mezzo addietro, quando gli operatori ecologici scioperarono. Anche in quel caso, il Comune di Agrigento, era in ritardo nel pagamento della fattura per i servizi resi alle imprese, che di conseguenza, non erano nelle condizioni di pagare lo stipendio ai dipendenti. In questi casi, la legge 231 prevede il pagamento entro 30 giorni per i servizi resi e la stessa Comunità europea ha più volte richiamato gli enti locali al rispetto della direttiva in materia.
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