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Bimbi morti ustionati sul barcone, il medico di Lampedusa: "Dispersa anche la madre"

“I migranti soccorsi dopo l’esplosione stanno bene, quelli più gravi sono stati invece trasferiti a Palermo con un elisoccorso”. Lo dice Francesco D'Arca, responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, in merito all’ultima tragedia del mediterraneo, dove un’esplosione che si è verificata a bordo di un barcone con 37 migranti a bordo diretto a Lampedusa ha causato la morte di due bambini.

“Anche la mamma purtroppo risulta dispersa – dice il medico – la donna è stata sbalzata in mare dall’esplosione e non si è ancora trovata. Una grande tragedia”. Salgono a 5 intanto i migranti ustionati trasferiti, con elisoccorso, al Centro Grandi ustioni di Palermo.

Oltre alla venticinquenne incinta, in condizioni gravissime, al bambino di due anni, e al ragazzo con ustioni alle gambe, i medici hanno trasferito un altro uomo e una donna. Anche loro sono ustionati ma non sono in gravi condizioni.

Intanto alcuni amministratori di Lampedusa, in rigoroso silenzio, si sono recati al cimitero di Cala Pisana per portare un fiore e dire una preghiera davanti alle bare dei piccoli immigrati - di 1 anno e 10 mesi - che hanno perso la vita ieri. Tutti gli isolani, nonostante sistematicamente si trovino a vivere e ad affrontare le tragedie dell'immigrazione, sono scioccati per quanto è avvenuto nelle "loro" acque.

"Non ci abitueremo mai a queste tragedie. Ogni volta, perdiamo tutti!", continuano a ripetere. Le salme dei due piccini (un maschietto e una femminuccia) resteranno al cimitero di Lampedusa finché la Procura non autorizzerà il trasferimento. Al camposanto dell'isola, dove fra l'altro sono in corso dei lavori, è impossibile trovare posto per la tumulazione. Verranno cercati loculi disponibili, come è già avvenuto in altri casi del genere, nei cimiteri dell'Agrigentino.

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