Far crollare tutti i massi pericolanti della Scala dei Turchi. È quello che chiede l'associazione Mareamico che attraverso le immagini girate da un drone denuncia lo stato di emergenza della costiera.
"L'occhio del drone ha scoperto migliaia di massi a rischio crollo, nei lati della collina che sovrasta la Scala dei turchi - dichiara -. Le pietre che sono venute giù negli scorsi giorni non sono nulla, rispetto a ciò che rischia ancora di cadere".
La Procura di Agrigento nei giorni scorsi ha aperto un’inchiesta - a carico di ignoti - per inosservanza delle norme a tutela dei beni artistici, culturali ed ambientali sulla situazione nella Scala dei Turchi, a Realmonte.
Per l'associazione serve urgentemente una massiccia opera di disgaggio, "al fine di far crollare in maniera controllata tutti i massi pericolanti e chiudere fisicamente la zona ovest a rischio".
Il costone di marna bianca della Scala dei Turchi, candidato a diventare patrimonio dell’Unesco, dunque, si sta sbriciolando. A lanciare l’allarme, documentando con foto e video, era stata proprio l’associazione ambientalista Mareamico che torna a denunciare lo stato in cui si trova il sito.
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