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Porto Empedocle, sequestrata l'area del crocifisso sulla spiaggia: non ci sono autorizzazioni

Un'opera d'arte molto suggestiva ed imponente è stata installata qualche settimana fa a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, in un arenile chiamato lido Sassetto, per via della vicinanza di un torrente che ha questo nome. A poche centinaia di metri dal noto lido Marinella, di cui parla spesso Andrea Camilleri nei suoi romanzi. L'autore della scultura, ricavata da un grande tronco d'albero, è l'artista empedoclino Giuseppe Messina che l'ha realizzata per ringraziare Gesù e la Madonna a cui lui nel 2012 si è rivolto costantemente per salvare la madre da una brutta malattia.

Ieri, però, il crocifisso e l'area circostante sono stati sequestrati dalla Capitaneria di porto che ha aperto un'indagine. L'artista e il ristorante che ha in concessione l'arenile, infatti, non avrebbero chiesto alcuna autorizzazione, così come conferma a gds.it lo stesso Giuseppe Messina: «Ho detto ai carabinieri di denunciare solo me - dice lo scultore -. Non ci sono concessioni scritte, è vero, tutto è stato deciso oralmente. Prima di installare il crocifisso ho telefonato all'ufficio demanio descrivendo l'opera e riferendo le misure e il peso, che va da 3 a 5 tonnellate. Mi è stato consigliato - continua Messina - di metterlo in uno spazio in concessione ad un ristorante come decoro. Però nessuno mi ha detto di firmare fogli. Il proprietario del ristorante ha informato il comandante che sembrava annuire. Quindi abbiamo fatto tutto a voce, non immaginavo potesse succedere questa cosa. Avrei voluto una concessione scritta, ma poi ciò non è stato fatto».

L'area è stata recintata in attesa di decidere come procedere. Un provvedimento necessario, non solo per le mancate autorizzazioni ma soprattutto per una questione di sicurezza. Nessun tecnico ha stabilito, infatti, la stabilità dell'opera.  La parte del crocifisso visibile è di circa quattro metri e mezzo, la parte sotterrata supera invece i cinque metri. Un'opera mastodontica che in caso di crollo potrebbe arrecare gravi danni a persone o cose: «È realizzata a cono - spiega l'artista -. La parte sottostante è molto più pesante, in maniera che possa rimanere bloccata. Avrei voluto mettere anche pietre e massi per bloccarla ancora di più, ma già così risulta abbastanza stabile».

E poi spiega i motivi che lo hanno portato a realizzare il gigantesco crocifisso: «L'ho fatto dopo un episodio miracoloso avvenuto nel 2012. Ho chiesto poi a Gesù quando verranno i pellegrini. Dopo due anni ho sentito una voce nella mia testa: "Quando sarà innalzato da terra, attirerò tutti a me". E allora ho capito che voleva un crocifisso».

La scultura di Giuseppe Messina, che ricorda il crocifisso Nero di Siculiana, in questi giorni è meta di curiosi e di fedeli: «Nessuno la toccherà - conclude sicuro l'artista - ho avuto tanti segni in proposito. Porterà i pellegrini e molti, forse più di  un migliaio, sono già venuti».

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