Dormiva ancora quando, poco prima delle 7 di ieri, domenica 19 febbraio, è stato svegliato dalla telefonata di un carissimo amico che durante la notte era stato coinvolto in una rissa tra giovani scoppiata durante le manifestazioni del Carnevale. Il giovane era ferito e si trovava al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
Non ci ha pensato neanche una volta, Raimondo Giglia si è messo in macchina, al volante della sua Fiat Panda grigia, ed è corso verso il presidio sanitario. Lungo viale Mediterraneo, nella zona industriale di Agrigento-Favara ed Aragona, l’utilitaria – forse perché ha toccato qualcosa o forse perché il ragazzo ha tentato di evitare qualcosa – si è ribaltata. Il ventiseienne di Aragona, un ragazzo molto conosciuto, apprezzato e stimato nella città delle Maccalube, è morto, forse sul colpo. Erano le 7 di ieri, infatti, quando un passante s’è accorto di quell’auto ribaltata ed ha subito chiamato il 118. Il giovane aragonese pare fosse stato sbalzato fuori dall’abitacolo. I sanitari sono accorsi e hanno trasferito il ragazzo nello stesso pronto soccorso, dove era diretto e dove i medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso, avvisando i carabinieri della tragedia. Una pattuglia dei militari dell’Arma è stata subito mandata in perlustrazione. E i militari hanno trovato l’autovettura - la Fiat Panda – ribaltata.
Nella rissa i feriti sono stati tre, le prognosi vanno dagli otto ai ventuno giorni. Indagini sono in corso per identificare gli altri coinvolti, fra i quali vi sarebbero dei favaresi. I carabinieri di Aragona, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, stanno cercando di chiarire – sentendo l’amico di Raimondo rimasto ferito nella rissa – come sono andati i fatti. È certo però che il ventiseienne, che stava appunto correndo dall’amico in ospedale, non si trovasse, durante la notte, con il giovane coinvolto nella rissa.
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