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L’Akragas senza sostegno in «terra straniera»

Domenica nella partita contro il Neapolis si giocherà a porte chiuse. Lo stadio della cittadina campana non ha l’agibilità

AGRIGENTO. Seconda partita consecutiva senza pubblico per l’Akragas di Vincenzo Feola che domenica giocherà contro il Neapolis (l’ex Turris) a Mugnano, comune della provincia di Napoli. Lo stadio della cittadina campana non ha l’agibilità e anche la possibilità di aprire almeno un settore per ospitare un centinaio di spettatori è venuta meno nelle scorse ore. «Purtroppo non è possibile, - commenta il direttore sportivo dell’Akragas, Ernesto Russello -. Abbiamo avuto la conferma ufficiale che la gara si giocherà a porte chiuse. Ho comunicato la notizia ai tifosi che stavano organizzando la trasferta, purtroppo non potremo avere il loro sostegno».

Intanto la squadra, archiviata la gara casalinga di domenica scorsa in casa contro il Roccella (deludente 1-1), ieri ha lavorato mattina e pomeriggio al campo di Fontanelle. Feola e il suo staff hanno organizzato la doppia seduta, tipica del mercoledì, solo sul terreno di gioco senza il lavoro in palestra. A bordo campo per tutta la giornata il ds Russello. «È giusto che in questo momento - commenta - la dirigenza stia vicino alla squadra e allo staff tecnico, e segua il lavoro quotidiano con attenzione». Le critiche per il risultato assai poco convincente di domenica sono state rilanciate martedì dal vice presidente Angelo Vella che addirittura aveva invitato i giocatori a «meritarsi la maglia dell’Akragas nelle quattro domeniche che mancano all’apertura del mercato».

 

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