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Valle dei Templi, Legambiente: nuovo Cda del Parco privo di legittimità

AGRIGENTO. «Condividiamo in pieno la presa di posizione nettamente critica assunta dal sindaco di Agrigento in merito alla nomina, dopo sette anni, del nuovo Consiglio di amministrazione del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi: nonostante l’abito giuridico sia formalmente diverso, nella sostanza il prodotto venuto fuori non cambia e sotto il 'vestito' del nuovo organismo si confermano come predominanti sia la trama tutta politica di questo ultimo settennato che i giochi di potere messi in atto per tesserla». Lo affermano Gianfranco Zanna e Claudia Casa, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Sicilia.

«La costituzione del Consiglio del parco, come previsto dalla Legge 20/2000, doveva assicurare governo, competenza e rappresentatività. Queste tre condizioni - aggiungono - erano assicurate dalla presenza di esperti nelle diverse discipline (archeologia, paesaggio, geologia, economia, agronomia), dalla presenza dei dirigenti regionali (il presidente e il direttore del parco, nonché il soprintendente), dei rappresentanti degli enti locali (sindaco, presidente Camera di commercio, presidente della Provincia). Non è un caso che oggi il Parco riceva un Premio nazionale del paesaggio che è riconoscimento per l’intera comunità».

«Con la nuova normativa - concludono Zanna e Casa - è evidente che tutto questo viene meno: in seno al Consiglio del parco non c'è più rappresentanza interdisciplinare e non c'è sostanzialmente più rappresentanza democratica. Un Consiglio siffatto sarà inevitabilmente privo di quel riconoscimento e di quella legittimità condivisa che si richiede nella governance di una istituzione così importante e strategica per il territorio».

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