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L'attentatore di Bruxelles arrivò a Lampedusa nel 2011 su un barchino

Abdesalem Lassoued chiese asilo a Torino, poi andò in Svezia, da dove fu espulso. Tornò in Italia, per poi spostarsi in Belgio. Si indaga sulla sua rete di conoscenze

Abdesalem Lassoued nel 2021 a Genova

Abdesalem Lassoued, l’attentatore tunisino che ieri (16 ottobre) ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Entrò in Italia con un'altra identità. È attraverso il raffronto delle impronte digitali che la Digos della questura di Agrigento è riuscita ad accertare che Lassoued era arrivato a Lampedusa. Tutti i migranti maggiorenni che sbarcano, tanto a Lampedusa quanto nel resto della penisola, vengono fotosegnalati e sottoposti al rilievo delle impronte digitali. Impronte che che permetteranno di risalire, nonostante i numerosi alias che alcuni migranti utilizzano, a quando e dove l’immigrato è giunto in Italia.

Lo stesso anno Lassoued aveva fatto una richiesta di asilo alla questura di Torino. Dopo una permanenza in Italia, è andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Da qui sarebbe tornato nel 2014 a Torino come «dublinante», per essere segnalato negli anni successivi anche a Bologna, Genova e Trento.

Nel 2016 , in particolare, è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L’uomo è stato monitorato anche dall’intelligence. A Bologna aveva chiesto di essere ammesso al programma di protezione internazionale. Lassoued è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova (nella foto). Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in piazza della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure nel 2021, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia. In seguito è andato in Belgio. Non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso.

I carabinieri del Ros stanno lavorando d’intesa con la Digos e l’autorità giudiziaria di Bologna per ricostruire il percorso fatto in Italia da Lassoued. Uno degli obiettivi è di riuscire a risalire alla sua rete di conoscenze in Italia.

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