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Polveriera migranti: sbarchi a raffica, tensioni a Porto Empedocle, nuovo hotspot in arrivo

Momenti di caos durante la distribuzione di panini e bottigliette d’acqua, aggiudicati i lavori per un centro che possa evitare questi problemi. Ma a Lampedusa gli arrivi non si fermano

Momenti di forte tensione e caos, con rischio di una rivolta da parte dei migranti, a Porto Empedocle, dove già si progetta la realizzazione di un hotspot per i profughi in transito. La gestione dei flussi di migranti trasferiti da Lampedusa è ogni giorno più complessa e, nel frattempo, nell'isola pelagica gli sbarchi continuano a raffica.

Tensione a Porto Empedocle

I momenti di tensione di sono registrati nella tarda serata di ieri (vigilia di Ferragosto), nell’area di pre-identificazione creata all’estremità del porto di Porto Empedocle. Durante la distribuzione di panini e bottigliette d’acqua, i migranti presenti - circa 1.100 - si sono accalcati, chiedendo ripetutamente da mangiare. Sono intervenuti i poliziotti, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa.

Al porto empedoclino sono accorsi anche il prefetto e il questore di Agrigento, rispettivamente Filippo Romano ed Emanuele Ricifari. Proprio il questore, durante i momenti di fortissima tensione, è entrato nell’area di pre-identificazione ed ha cercato di riportare la calma. Ancora una volta, con grande abilità, l’ordine e la sicurezza pubblica sono stati mantenuti dalle forze dell’ordine che però faticano a gestire tante persone, fra cui donne e bambini, sistemati in un’area che non è assolutamente attrezzata per questi numeri. Il caos, ieri sera, è scoppiato durante la distribuzione del cibo: 1.400 i panini, e il doppio di bottiglie d’acqua, date a tutti gli ospiti presenti.

Il nuovo hotspot

Nel frattempo, un’azienda, la ditta Tommasino Metalzinco di Cammarata, si è aggiudicata, i lavori per la realizzazione dell’hotspot a Porto Empedocle. Domani (mercoledì 16), la Prefettura di Agrigento effettuerà le comunicazioni di rito e, se non nella stessa giornata, in quelle immediatamente successive, verrà aperto il cantiere. Si comincerà a lavorare subito, senza attendere l’esito delle verifiche burocratiche che seguono ordinariamente le aggiudicazioni.
Non c’è infatti tempo da perdere, serviranno 3 mesi per realizzare il centro di primissima accoglienza di Porto Empedocle e, anche in base ai disordini di ieri, sembrano troppi. In contrada Caos verranno collocati dei moduli abitativi che potranno ospitare 200, 250 persone. In queste strutture, che garantiranno una accoglienza dignitosa, verranno effettuate le procedure di fotosegnalamento, rilievo delle impronte digitali e dunque identificazione. Accanto, a circa 150 metri, quindi i migranti potranno raggiungere l’area di pre-identificazione a piedi, verranno collocate delle tende e sarà il posto dove potranno essere accolti, e assistiti dalla Croce Rossa italiana, i migranti che verranno fatti sbarcare a Porto Empedocle.

Sbarchi notturni

Sono 299 i migranti sbarcati, a partire dalla mezzanotte di oggi (15 agosto), a Lampedusa. Sette i barchini, tutti partiti da Sfax in Tunisia, soccorsi dalle motovedette della guardia costiera e guardia di finanza e uno dalla Ong Nadir, uno invece quello che è riuscito ad arrivare direttamente sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli e 43 eritrei, etiopi e sudanesi sono stati intercettati e bloccati dai carabinieri lungo la strada di Ponente.

Ieri, sull’isola, c’erano stati 14 approdi con un totale di 454 persone e una salma, quella del giovane egiziano che è morto durante la traversata. Dieci tunisini, nella tarda serata, erano stati bloccati dai militari della tenenza della guardia di finanza nei pressi del santuario della Madonna di porto salvo. Sui barchini soccorsi, durante la notte, c’erano da 19 a 45 persone, fra cui donne e minori, originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Mali e Senegal. Un natante in vetroresina di 5 metri, sul quale viaggiavano in 19 (4 donne e 7 minori), quello soccorso dalla nave ong Nadir, è stato trovato senza motore. I poliziotti della squadra mobile, sentendo i tunisini, proveranno a capire se anche loro sono stati vittime, o meno, di nuovi atti di pirateria. Inusuale inoltre quello che si sono trovati davanti agli occhi i militari della guardia costiera: su un barchino di 6 metri, fra i 45 occupanti ben 31 erano donne e 8 minori, soltanto 6 gli uomini.
Tutti i gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, c’erano 1.897 persone, fra cui 170 minori non accompagnati.

Nella foto migranti nella tensostruttura di Porto Empedocle

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