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Lampedusa, era incinta la donna morta in mare: i naufragi sono stati due

Nell'hotspot i migranti sono 2.412 e i trasferimenti sono bloccati dal mare in tempesta

L'hotspot di Lampedusa

Era incinta la donna che è morta in mare al largo di Lampedusa. I naufragi sono stati due: in uno ha perso la vita la donna incinta, nell'altra il bambino di circa un anno e mezzo. Tragiche notizie che arrivano dopo che i superstiti raccontano i dettagli e mentre all'hotspot di Lampedusa sono arrivati a 2.412 i migranti ospiti. Nella tarda serata di ieri sono giunti anche i 57 naufraghi superstiti.

Per oggi, così come è stato ieri, non sono previsti trasferimenti: il mare forza 5 a causa del forte vento di maestrale impedisce a traghetti di linea ed aliscafi di collegare le Pelagie con la terraferma. Anche per questo motivo durante la notte non si sono registrati sbarchi sull’isola.

Ignazio Schintu, vicesegretario generale della Croce Rossa Italiana, che gestisce l’hotspot, raccionta che i naufraghi «sono arrivati molto provati, ma adesso, dopo le cure e l’assistenza degli operatori della stessa Croce Rossa, stanno meglio, a parte le condizioni psicologiche di cui ci stiamo occupando». Schintu è presente sull’isola.

Da quanto riferito da esponenti della polizia e di Frontex, i naufragi sono stati due. Con la prima imbarcazione sono arrivati 29 uomini. C’era anche il un bambino deceduto. Un uomo è stato poi portato in ospedale. Nella seconda imbarcazione erano presenti invece 18 uomini e 10 donne, oltre alla salma della donna incinta. Ci sarebbe anche un disperso.

Tutti i superstiti, spiega la nota della Cri, sono stati accolti e assistiti nell’hotspot, gestito dai primi di giugno dalla Croce Rossa Italiana. Attivati fin dai primi momenti, oltre alla risposta relativa all’accoglienza materiale, il supporto sanitario, gli psicologi della Cri ed il servizio Restoring Family Links.

«Ancora una notizia tragica che riguarda la vita di persone che sfidano lunghe traversate in mare in condizioni proibitive. Sono grato ai volontari e agli operatori della Cri che all’hotspot di Lampedusa stanno operando quotidianamente per garantire soccorso, aiuto e sicurezza a persone che vivono un fenomeno drammatico dei nostri tempi», ha detto Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana.

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