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Funerali vietati: in forma privata la benedizione delle salme della famiglia di Licata

Le 4 vittime della strage di Licata

Nessun funerale, ma una semplice benedizione delle salme stamattina alle 11, al cimitero di Licata, delle vittime della strage di contrada Safarello. La decisione è stata presa ieri durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. La decisione è stata presa per evitare rischi per l’ordine pubblico.

Alla breve cerimonia hanno partecipato solo i parenti stretti, inseriti in un apposito elenco steso dalla Questura. «Abbiamo voluto evitare problemi di ordine pubblico ed eventuali rischi», ha confermato il questore Rosa Maria Iraci.

È così, dunque, che è stato dato l’addio a Diego Tardino, alla moglie Alexandra Ballacchino e ai figli minorenni Alessia di 15 anni e Vincenzo di 11, uccisi mercoledì mattina da Angelo Tardino che poi, ad alcuni chilometri di distanza dalla casa dell’eccidio, si è sparato in macchina. La tragedia si è consumata mercoledì scorso nell’abitazione di campagna delle vittime: all’origine della strage ci sarebbero dei contrasti di natura economica, legati in particolare alla spartizione di alcuni terreni ricevuti in eredità.

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