Tocca al Nucleo dei vigili del fuoco di Palermo, specializzato in indagini in materia di incendi, intervenire adesso a Ravanusa, in via Trilussa, dove sabato sera una fuga di gas ha provocato il crollo di una palazzina e la morte di 9 persone schiacciate sotto le macerie. Il team specializzato, viene spiegato, fa parte del collegio di consulenti tecnici, nominato dalla procura di Agrigento, coordinato dal docente dell’Università di Palermo, Antonio Barcellona.
Il fascicolo ipotizza i reati di disastro e omicidio colposi. L’area sequestrata è di circa 10 mila metri quadrati: un intero quartiere, devastato dall’esplosione. Il capo dei pm Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il sostituto Sara Varazi gli hanno assegnato l’incarico già poche ore dopo l’esplosione.
Il docente dovrà, assieme agli altri componenti del team, esteso ad altri professionisti specializzati, accertare l’origine dell’esplosione e l’eventuale collegamento con una fuga di gas. Secondo una prima ipotesi l’innesco di un ingente accumulo sotterraneo di gas metano sarebbe all’orige del disastro.
Barcellona ha già lavorato con la procura di Agrigento in occasione delle indagini sulla cosiddetta strage della diga di Naro, dove morirono, il 9 ottobre del 2017, due operai precipitati da un’altezza di oltre trenta metri a causa della rottura di un cestello. Non solo: il docente ha lavorato alla ricostruzione tecnica dei fatti che, il 27 settembre del 2014, interessarono la raffineria di Milazzo.
I primi passi dell’inchiesta sono consistiti nell’assunzione a sommarie informazioni anche di tecnici.
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