Chiesti 335 anni di carcere per tutti gli imputati della maxi inchiesta antimafia «Kerkent». Sono ventotto le condanne con pene fra i 6 e i 20 anni chieste dai pm della Dda di Palermo, Calogero Ferrara e Pierangelo Padova.
La pena più alta, 20 anni, è stata chiesta per il personaggio chiave dell'operazione, il boss Antonio Massimino, 50 anni, che, tornato libero dopo le due condanne rimediate nelle operazioni «San Calogero» e «Akragas», si sarebbe rimesso al «lavoro» mettendo in piedi la cosca mafiosa dedita anche ad estorsioni nei confronti di imprenditori agrigentini.
Dieci gli anni chiesti per il suo braccio destro Liborio Militello. Tutti gli altri imputati, compreso il figlio trentunenne Gerlando, avrebbero, invece, fatto parte dell’organizzazione criminale parallela, diretta dallo stesso Massimino, dedita al traffico di droga che doveva servire a finanziare il clan.
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