Diciotto mesi di calvario quelli trascorsi da Feven, 18enne eritrea giunta dalla Libia a Lampedusa. "La barca di legno è rimasta bloccata al largo della Libia per due giorni. Il motore si era rotto. Imbarcavamo acqua. Le onde erano così forti... Eravamo terrorizzati ma venivamo dall'inferno, non avevamo paura di morire. Poi la Open Arms ci ha salvato".
Tutto è cominciato quando, all'inizio del 2017 (aveva 15 anni) era dovuta fuggire dall'Eritrea. In mano ai trafficanti ha visto le cose più terribili: donne stuprata e torturate per estorcere denaro. Con lei, ad affontare quell'incubo, c'erano 52 persone provenienti da vari paesi africani, tra loro 15 donne e due bambini.
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