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Girgenti Acque, la difesa non ci sta: "No all'interdittiva antimafia"

Il legale che difende la famiglia Campione, proprietari delle quote di partecipazione alla Spa Girgenti acque, ha voluto fare chiarezza sul dispositivo emanato dal Consiglio di giustizia amministrativa, al quale si sono rivolti per l'annullamento, o in alternativa la sospensione dell'interdittiva antimafia alla società che gestisce il servizio idrico integrato nell'Agrigentino.

Secondo l'avvocato Massimiliano Valenza, difensore di Marco Campione e dei suoi familiari: Marisa, Michele, Mauro e Massimo Campione, "i giudici del Cga non si sono pronunciati sulla richiesta di sospensiva, ma hanno invece ritenuto di accogliere il ricorso dei Campione al solo fine di fissare urgentemente la trattazione di merito innanzi al Tar".

E il Cga scrive testualmente: "Considerato che la complessità dei fatti oggetto dell'interdittiva antimafia impugnata merita di essere oggetto di approfondita disamina nella più opportuna sede del merito, la misura cautelare può essere accolta ai soli fini della urgente fissazione del merito dinanzi al primo giudice".

I ricorrenti hanno invocato la riforma della precedente sentenza del Tar che non ha concesso la sospensiva, in attesa della trattazione di merito, dell'interdittiva antimafia imposta dalla Prefettura di Agrigento a Girgenti acque il 18 novembre 2018.

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