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Licata, lotta al traffico di rame con un maxisequestro

Oltre 1.700 chilogrammi del prezioso metallo sono stati sequestrati in un deposito della periferia cittadina. Denunciato il titolare

LICATA. L’intervento congiunto delle forze dell’ordine continua a produrre risultati contro il traffico di rame. Ieri il gruppo interforze ha annunciato, con un comunicato stampa, che in città sono stati sequestrati oltre 1.700 chilogrammi di rame. Erano depositati, secondo quanto si legge in una nota, in un magazzino che si trova nella periferia. In occasione del ritrovamento del rame il gruppo interforze ha denunciato a piede libero il titolare di un’autodemolizioni, C.S. di 67 anni. L’uomo è stato segnalato ai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di ricettazione, in quanto il rame che gli è stato rinvenuto sarebbe di “dubbia provenienza”. Secondo l’accusa, infatti, nei formulari e nelle fatture dell’azienda non figurerebbero i 1.700 chilogrammi di rame che sono stati sequestrati. Il titolare della ditta è stato, inoltre, multato per 2.060 euro per “incompiuta tenuta dei registri”. Ad eseguire l’intervento sono stati gli agenti di polizia, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia provinciale.

Gli investigatori, nel corso del blitz posto in essere a Licata, hanno eseguito controlli e perquisizioni in diversi magazzini della periferia cittadina, proprio nel tentativo di scoprire rame la cui provenienza è da accertare. Il rame rinvenuto nel deposito della ditta di autodemolizioni è stato sequestrato ed ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’intervento di ieri segue, di pochi giorni, quello che il gruppo interforze aveva eseguito di recente nella vicina Campobello di Licata.

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