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Licata, salta la sfida col Giugliano: "Meglio di giocare a porte chiuse"

Niente calcio giocato, domenica, allo stadio «Dino Liotta» di Licata dove era in programma il big match contro il Giugliano, sfida valida per il girone I del campionato di serie D.

La Lega Nazionale Dilettanti, infatti, ha emesso un comunicato con il quale ha sospeso le gare che erano in programma per domenica. Una decisione sensata, visto l'allarme coronavirus, che sta condizionando tutto il pianeta e non soltanto in ambito sportivo, e considerato il fatto che in molti stadi non ci sono i presupposti per evitare rischi di contagio. Certamente non è il caso del «Dino Liotta», ma alla fine il rinvio è una soluzione migliore rispetto a quella paventata di giocare a porte chiuse.

«È previsto espressamente che le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano - considerato che l'espletamento di tali controlli, posti a carico delle associazioni e società sportive, necessita di tempi tecnici particolari - vista l'imminenza delle gare programmate». Questo quanto si legge nel comunicato, dal quale è scaturito lo stop al campionato.

Il giocare a porte chiuse avrebbe comportato un mancato incasso per le società dilettantistiche che al tempo stesso avrebbero dovuto rimborsare gli abbonati. Un problema in più. In questo modo, invece, le gare vengono rinviate, gli abbonati non perdono, almeno per il momento, alcun diritto, ma i campionati si prolungano e per le società, che dovranno tenere i giocatori in sede per più tempo, i costi aumentano.

Una decisione che da un lato tutela la salute pubblica ed il rischio dei contagi, favorisce gli abbonati che non perdono i diritti acquisiti, ma al tempo stesso penalizza le società che devono spendere più soldi. Comunque non esisteva una via diversa, solo quella di rispettare il decreto ministeriale sull'emergenza sanitaria.

Intanto il Licata, appresa la decisione della Lega, continua gli allenamenti ed ogni decisione verrà presa nei prossimi giorni.

La dirigenza, insieme allo staff sanitario, si sta organizzando per predisporre i controlli a capitan Salvatore Maltese e compagni, e dopo verranno prese le decisioni del caso. È probabile che la squadra rimanga in sede ancora per alcuni giorni ad allenarsi regolarmente agli ordini di «mister» Giovanni Campanella e sabato i giocatori potrebbero tornare a casa per fruire di un paio di giorni di riposo.

Una situazione in itinere mentre si registrano sviluppi in sequenza, considerato che è una decisione, quella presa dalla Lega, maturata nel giro di poche ore e che ha colto un po' di sorpresa tutte le società.

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