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Canicattì, ospedale in affanno: verso la chiusura di Cardiologia

Cardiologia a rischio chiusura, gli altri reparti in affanno, disagi crescenti per gli oltre centomila residenti dei paesi che orbitano sull'ospedale di Canicattì.  Il Comitato per l’Ospedale Barone Lombardo lancia l'allarme dopo aver ricevuto riscontri ritenuti insufficienti dal commissario straordinario dell'azienda sanitaria di Agrigento, Mario Zappia, alle richieste volte per assicurare una migliore funzionalità dei reparti del nosocomio ed agli impegni pubblicamente assunti in occasione della giornata per l’Ospedale svoltasi lo scorso 14 febbraio.

L’analitico esame compiuto ha portato il Comitato a valutare come assolutamente parziale e complessivamente insufficiente il riscontro fino ad ora fornito, è scritto in una nota. “Fatta eccezione per l’apprezzabile nomina del direttore sanitario dell’Ospedale, Giuseppe Augello, le ulteriori problematiche trattate o non hanno trovato ancora soluzione, ovvero hanno trovato una soluzione nei fatti al momento insufficiente”, scrive il comitato che ha avuto modo di verificare che in taluni casi – eclatante appare quello del reparto cardiologia che rischia seriamente una ingiustificabile ridimensionamento, se non addirittura la chiusura - “la già difficile situazione di carattere generale, di cui si ha piena consapevolezza, si è vieppiù aggravata e compromessa con l’adozione di provvedimenti gestionali che non sembrano essere dettati da esigenze di ragionevolezza operativa ma, anzi, da tutto quanto in contrario”.

Ciò ovviamente è stato ritenuto inaccettabile ed il Comitato oltre ad andare ad esprimere formalmente e direttamente al Commissario il proprio disappunto, con il pressante invito ad adottare a coerenza quegli indifferibili atti propri della funzione e delle responsabilità rivestite, si sta altresì attivando per portare all’attenzione degli organi amministrativi regionali, giudiziari e di controllo contabile, tutti quegli elementi valutativi di cui è già in possesso.

Il Comitato ha inoltre deciso di tornare a sollecitare i sindaci dei Comuni del comprensorio interessati all’efficienza gestionale dell’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì, già coinvolti in occasione della manifestazione, perché in ragione del ruolo rivestito e delle loro responsabilità nei confronti dei cittadini, assumano forti strategie comuni che siano da concreto stimolo all’adozione di immediate ragionevoli soluzioni alle problematiche più rilevanti dell’Ospedale.

Nell’ambito degli obiettivi datisi, conclude il Comitato, si sta procedendo poi a sollecitare la creazione di un coordinamento con organismi analoghi che seguono le sorti di altri nosocomi siciliani, al fine di dare corpo ad una strategia operativa comune che possa utilmente proporsi in termini di propositiva interlocuzione e di tutela rispetto alle politiche generali in materia sanitaria adottate dalla Regione Siciliana.

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