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I funerali solenni di Ravanusa, l'arcivescovo: "Un controllo più attento poteva evitare la tragedia"

Si sono conclusi i funerali solenni delle nove vittime della strage di Ravanusa. Ecco i momenti salienti.

17.52 Interviene la moglie di Giuseppe Carmina. "Sono Eliana, sono la moglie di Giuseppe, la mamma di Miriam e Sara. Ringrazio il sindaco per avermi concesso questo intervento. Non voglio parlarvi del mio dolore, ma della mia speranza, la speranza che voglio trasmettere a tutte le persone coinvolte da questa tragedia. Voglio invitare tutti a volgere lo sguardo alle cose che durano per sempre. Non fermiamoci al materiale. L'abbiamo visto, basta un attimo, uno scoppio, e tutto va via, svanito nel nulla. Gesu vi ha inondati della sua grazia, della sua forza. Giuseppe era il mio tutto, ma in me è arrivata una forza sovrumana, una serenità interiore che solo Dio può dare. La casa è vuota, le bambine piangono e chiedono, il letto è diventato grande. Anche i miei suoceri, che per me erano due genitori... La croce è pesante, ma con Cristo tutto diventa più leggero. Io non maledico Dio, continuo a benedirlo e a ringraziarlo. Giuseppe e i miei suoceri sono in Cristo, si trovano in un posto migliore. Giuseppe è lì col suo sorriso contagioso, quello che i colleghi ricordano. Contagerà anche là. Il mio Peppe non è in quella bara, lui vive per sempre. Oggi faceva il compleanno, oggi è nato in Cristo, è vivo. Voglio citare una frase di una mamma, Chiara Corbello Petrillo: 'Siamo nati e non moriremo mai più'. Che sia la certezza per tutti voi che portate nel cuore questa sofferenza enorme, che avete perso qualcuno. Offrite per loro le vostre preghiere, la comunione e la messa".

17.50 La funzione religiosa è conclusa.

17.40 Parla il sindaco Carmelo D'Angelo, commosso. Ricorda tutte le vittime, le loro storie. "Non li dimenticheremo", dice. Si rivolge a tutti i rappresentanti delle istituzioni, ricorda il momento dell'esplosione. Ringrazia per i soccorsi arrivati subito, i vigili del fuoco e i carabinieri che "non si sono risparmiati". Ringrazia uno per uno i vertici, li cita per nome. Ringrazia per avere salvato le vite di Pina e Rosetta.

17.30 La benedizione della bare. Il fiocco azzurro sulla bara di Selene Pagliarello, in ricordo di Samuele, il bambino mai nato.

17.06 Comincia la preghiera, toccante l'appello ai governanti a impegnarsi per "garantire la nostra sicurezza".

16.55 Parte l'omelia. L'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, comincia ricordando il momento dell'esplosione, elencando le vittime fra le quali il bambino mai nato, Samuele. "uno di noi", dice. Per monsignor Damiano "si è fatto buio in loro", in ciascuno degli scomparsi della strage, buio nelle loro famiglie. Hanno sperato di salvarsi, come è avvenuto per Rosa e Giuseppa. Ma il sottosuolo è compromesso e le strutture precarie, l'arcivescovo non lo nasconde. Poi ricorda la comunità di Campobello di Licata, quella di Selene, dove la giovane infermiera abitava con il marito Giuseppe. Il parroco di Campobello non è presente, causa Covid, è in quarantena.  "Si è fatto buio nella nostra terra e nella nella nostra chiesa di Agrigento", dice il vescovo. "Un maggior senso di responsabilità e un controllo più attento - aggiunge nell'omelia - forse avrebbero potuto evitare questa tragedia".

16.44 Comincia la funzione, celebrata dall'arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano.

16.30 Cominciano in piazzale Primo Maggio i funerali solenni delle nove vittime della strage del gas di Ravanusa. I feretri vengono portati in spalla dal corteo che lentamente si avvicina alla Chiesa Madre per i funerali. La cerimonia funebre è trasmessa in diretta da Raiuno. Le vittime della strage sono ufficialmente nove, ma in effetti sono dieci, perché il piccolo Samuele, senza l'esplosione di sabato sera, sarebbe nato due giorni. Il parto cesareo della mamma Selene Pagliarello era già stato programmato. Selene proprio oggi avrebbe compiuto 30 anni. Per il governo di Roma è presente il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Con lui il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Tanti i sindaci in fascia tricolore assieme al sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo.

 

 

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