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L'Akragas si consola e chiude il caso Gomez

AGRIGENTO. "Sapevamo di incontrare una delle squadre più forti del campionato, il Matera peraltro era reduce da un sei a due sul campo della Reggina e aveva già dimostrato di essere in grande forma. Pazienza, la nostra salvezza non passa da partite come questa".

Nemmeno il direttore sportivo dell' Akragas, Salvatore Catania, fa drammi per il ko della sua squadra in Basilicata al termine, peraltro, di una partita combattuta in cui la formazione agrigentina è stata in corsa fino alla fine.

"Il Matera - aggiunge Catania - è stato avvantaggiato dal fatto di avere sbloccato subito la gara. Per loro il cammino si è fatto in discesa e per noi la salita è stata ancora più ripida. Credo che sia da essere soddisfatti soprattutto per quello che si è visto in campo negli ultimi venti minuti. Abbiamo avuto la forza, la capacità tattica e il carattere di reagire e tenere la partita aperta fino alla fine".

La partita di Matera serve anche per mandare in archivio il "caso Gomez". L' attaccante, sette giorni prima nella sfida casalinga contro il Taranto, si era fatto ammonire per proteste e il tecnico Lello Di Napoli lo ha sostituito quattro minuti prima del fischio finale del primo tempo. Il giocatore era uscito fra i fischi ed era rimasto in panchina fino alla fine della gara immobile e visibilmente contrariato.

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