AGRIGENTO. «Stavo bene fisicamente, ho ricevuto palla da Carrotta e ho deciso di puntare Parisi. Sentivo che ancora avevo da dare, non accusavo la stanchezza. Ho provato il tiro ed è andata bene». Il jolly dell' Akragas, Matteo Zanini, descrive quasi con indifferenza la rete che ha deciso la gara a Catania. Non proprio un partita come tante perché la vittoria del Massi mino, in uno stadio che solo pochi anni ospitava Juventus, Inter e Milan, è già entrata di diritto negli annali del calcio agrigentino e la tifoseria ha reagito con un' ondata di entusiasmo.
Così, invece, l' allenatore Raffaele Di Napoli: «Abbiamo affrontato una grandissima squadra che gioca in uno stadio e una città di altre categorie. L' umiltà e la voglia di fare risultato hanno fatto la differenza, ai ragazzi ho fatto i complimenti. Quanto vale questa vittoria? Tantissimo - aggiunge - perché lavoriamo senza sosta dal 18 luglio e stiamo facendo un campionato di sacrificio e sofferenza. Oggi, forse, compensiamo i punti persi contro Vibonese e Reggina».
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