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Santa Margherita Belice, nuove aree per l’Oasi Ohana: ospiterà altri diciotto cani

Avviati gli interventi per ampliare l'area della struttura. Chiara Calasanzio: «Purtroppo gli abbandoni non si fermano»

Chiara Calasanzio con alcuni dei suoi cani

«Puntiamo sull’aiuto della gente, intanto abbiamo iniziato i lavori per ampliare l’oasi e riuscire ad ospitare almeno altri 18 cani». A Santa Margherita Belice Chiara Calasanzio (nella foto), un punto di riferimento nelle province di Agrigento e Trapani, con la sua Oasi Ohana, per la custodia dei cani abbandonati, è impegnata in questi giorni in un nuovo progetto. «Siamo in fase avanzata – dice – con i lavori per le nuove macro aree. Il tempo stringe e stiamo già montando le cucce che trasporteremo poi nei nuovi spazi. Ringrazio le persone che ci hanno già dato una mano d’aiuto e quanti lo faranno in futuro». La spesa complessiva che la struttura dovrà affrontare ammonta a 11 mila euro.

«Vorrei tirare fuori dalle pensioni i nostri cani – dice Chiara Calasanzio - e liberare le case di amici che ci hanno aiutato a salvare intere cucciolate. Purtroppo, fino a quando non partiranno le sterilizzazioni di massa ci saranno sempre decine e decine di cucciolate destinate a morte e sofferenze. Abbiamo incontri programmati con le amministrazioni locali, ma noi non abbiamo tempo, noi volontari dobbiamo agire, provare a salvarli tutti, che dobbiamo fare altrimenti? Per questa ragione sono partiti i lavori per realizzare tre nuove macroaree nel terreno di Ohana. Completare tutta la nuova oasi sarà un’opera titanica, ma da qualche parte dovevamo iniziare. Saranno macroaree in stile Ohana: grandi, sicure, confortevoli, calde d’inverno e fresche d’estate, che potranno ospitare dai cinque a sei cani ciascuna a seconda dell’esigenza».

Attualmente sono un centinaio i cani ospitati da Oasi Ohana. «Purtroppo – dice Chiara Calasanzio – continuano gli abbandoni e ci sono tanti cani per strada». Per Chiara Calasanzio i cani devono «vivere liberi nella natura, non in piccoli box come in un canile; voglio che abbiano tantissimo spazio per correre e vivere una vita vera. Ho iniziato creando un enorme recinto – aggiunge - che delimitasse tutto il terreno che la mia famiglia ha ceduto gratuitamente per il mio sogno. Poi abbiamo creato un’altra grande area che non abbiamo mai riempito del tutto per lasciare più spazio ai cani».

Adesso il nuovo progetto in fase di realizzazione. Chiara Calasanzio, che ha accolto anche cani provenienti da Muciare di Sciacca, dopo l’avvelenamento di qualche anno fa, confida nell’aiuto della gente, ma è la prima a sbracciarsi ed a portare avanti il suo progetto. La sua attività ha già una ribalta nazionale e cani di Ohana sono spesso sul tavolo di «Striscia la Notizia». In qualche occasione è stata chiamata anche dai vigili del fuoco quando hanno trovato cani caduti all’interno di pozzi. E c’è pure chi ha lanciato cani da auto in corsa verso il cancello della struttura. (*GP*)

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