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Porto Empedocle, processione blindata per la festa di San Calogero

I portatori del simulacro autorizzati dalla Questura alla fine si sono presentati e le celebrazioni in onore del santo nero si sono potute svolgere regolarmente, dopo le tensioni di ieri sera, causato dal forfait della stragrande maggioranza di loro

Dalla pagina San Calogero nel Cuore - la tradizione non finirà mai - PORTO EMPEDOCLE - foto postata da Stefano Marullo

Piazza e tragitto blindati a Porto Empedocle per la processione di San Calogero, il santo di origini africane venerato e molto amato in provincia di Agrigento. I portatori del simulacro, autorizzati dalla Questura, alla fine si sono presentati e i festeggiamenti in onore del santo nero si sono potute svolgere regolarmente dopo le tensioni di ieri sera, causato dal forfait della stragrande maggioranza di loro. Per questo motivo il santo era stato portato a spalla, nel breve tragitto dalla casa dei portuali alla chiesa Madre, dagli organizzatori.

Questa mattina è regnata invece l’incertezza, tant’è che è stato perfino ipotizzato di utilizzare un camion per far percorrere al simulacro il percorso. A controllare l’identità di chi si è avvicendato nel portare a spalla San Calò, i poliziotti del commissariato Frontiera e quelli della squadra mobile. Al momento, nonostante qualche più o meno esplicita lagnanza, non si sono registrati disordini.

La Questura aveva chiesto nelle settimane scorse l’elenco dei nominativi dei portatori e le autocertificazioni circa l’assenza di gravi precedenti penali. Quattordici su 90 - ha spiegato durante una conferenza stampa il questore Emanuele Ricifari - si sono però opposti, arrivando addirittura alle minacce. Per garantire l’ordine pubblico, assicurando che la processione del santo nero si facesse all’insegna di regole e prescrizioni, è stato così predisposto un maxi schieramento di forze dell’ordine.

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