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La guerra dei dentisti ad Agrigento, altri 14 laboratori ricorrono al Tar per il contratto

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Il Tar di Palermo, con diverse ordinanze, ha accolto le istanze cautelari presentate da altre dodici strutture odontoiatriche aventi sede, rispettivamente, ad Agrigento, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Calamonaci, Canicattì e Ravanusa, le quali, sebbene rientranti tra le strutture sanitarie della provincia accreditate, non hanno ottenuto dall’Asp di Agrigento la contrattualizzazione per erogare prestazioni specialistiche ambulatoriali per conto del sistema sanitario regionale.  Queste ultime, pertanto, hanno deciso di rivolgersi al ciudice Amministrativo al fine di ottenere l’annullamento dei rispettivi provvedimenti di diniego da parte dell’Asp e l’accertamento dell'obbligo della stessa a procedere alla contrattualizzazione e all’assegnazione del relativo budget.

Nonostante l’ulteriore previsione di risorse per procedere alla contrattualizzazione di nuovi soggetti, infatti, l’Azienda Sanitaria provinciale di Agrigento ha negato la contrattualizzazione delle dieci strutture accreditate, in ragione del fatto che, per la branca di odontoiatria, sarebbero già state contrattualizzate in provincia di Agrigento ben 42 strutture odontoiatriche e che, dunque, non sussisterebbe l’esigenza di nuove strutture .

Avverso tali provvedimenti di diniego, le dodici strutture odontoiatriche di Agrigento, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Calamonaci, Canicattì e Ravanusa, hanno dunque, proposto ricorso, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i quali, richiamando la più recente giurisprudenza in materia secondo cui le strutture accreditate che ne facciano richiesta devono essere contrattualizzate senza ulteriori limitazioni o differimenti, non potendo protrarsi “una situazione di oligopolio in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito”, hanno contestato l’illegittimità dei provvedimenti di diniego delle istanze di contrattualizzazione presentate dagli odontoiatri, in quanto adottati in manifesta violazione dei principi comunitari in materia di concorrenza ed in assenza di un’adeguata istruttoria. L’udienza si terrà il prossimo 24 marzo.

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