«È notizia confermata che l’attentatore di Bruxelles è arrivato in Europa sbarcando nel nostro Paese nel 2011, a Lampedusa a bordo di un barchino. Un particolare che ci preoccupa ma, purtroppo, non ci stupisce». Lo dichiara Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe e commissario della Lega in Sicilia. «Ancora una volta - prosegue - viene clamorosamente smentito il mantra della sinistra, che da anni continua a ripetere che i terroristi non arrivano in Italia con i barconi».
Il riferimento è a Abdesalem Lassoued, l’attentatore tunisino che ieri (16 ottobre) ha ucciso due persone a Bruxelles: è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Per Tardino «è una notizia di una gravità enorme, che conferma tutte le nostre preoccupazioni riguardo all’immigrazione clandestina e senza limiti. Quanti altri jihadisti - chiede la leader regionale del Carroccio - sono arrivati in Italia e in Europa in questo modo, pronti a colpire e portare il terrore nelle nostre città? I tragici fatti di Bruxelles sono un campanello d’allarme che non si può e non si deve ignorare. Per la sicurezza dei nostri cittadini, serve proteggere i confini italiani ed europei e fermare le partenze, subito».
Anche per i deputati siciliani della Lega Anastasio Carrà e Valeria Sudano «è veramente un dolore per la nostra Sicilia apprendere che il terrorista di Bruxelles sarebbe sbarcato proprio a Lampedusa. Siamo certi che i siciliani sanno bene chi ha difeso i confini non solo dell’isola ma di tutta Italia. E noi, con loro, ci chiediamo se non sia folle vedere un ministro andare a processo per aver voluto impedire che potenziali terroristi entrassero in Italia».
Nella foto i momenti successivi all'attentato, a Bruxelles
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