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Un piano per manutenzioni e nuove opere a Lampedusa: vertice a Roma

Il sindaco Mannino ha incontrato ministri e tecnici. Nell'arco di un mese saranno individuati gli interventi da compiere: obiettivo è aiutare l’isola a fronteggiare la grave situazione socio-economica determinata dall’eccezionale flusso di migranti

Il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino (foto di Elio Desiderio/Ansa)

Un piano di interventi che riguarderanno la realizzazione e manutenzione straordinaria di strade e opere di urbanizzazione, un deposito di carburante, impianti per la depurazione e la gestione delle acque reflue, ma anche l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. È a Roma che il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino (nella foto), ha incontrato ieri il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, quello dello Sviluppo economico, Adolfo Urso, e il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi. Collegato da remoto invece il presidente della Regione Renato Schifani.

Un incontro, al quale hanno partecipato diversi tecnici, fra cui Giovanni Portaluri che è il responsabile per gli investimenti pubblici di Invitalia. Esponenti del governo, tecnici e sindaco di Lampedusa e Linosa si sono dati un mese di tempo per individuare gli interventi da inserire nel piano Cipess. Nonostante il decreto sia in fase di conversione, durante l’incontro è emerso il volere del presidente del Consiglio Giorgia Meloni - per come è stato riferito dal ministro Fitto - di accelerare sul piano e dare risposte concrete ed immediate alla cittadinanza. La predisposizione di un piano di interventi è stata prevista dal decreto legge dello scorso 19 settembre che vuole aiutare l’isola a fronteggiare la grave situazione socio-economica determinata dall’eccezionale flusso di migranti.

Nel frattempo, nell’isola sono 230 i migranti presenti nell’hotspot. Ieri sera, dopo il trasferimento di 175 persone con il traghetto di linea Galaxy che è appena giunto a Porto Empedocle, erano rimasti appena 20 ospiti. Gli sbarchi della notte e dell’alba hanno fatto tornare a salire il numero dei presenti. Ai 186 arrivati si sono aggiunti infatti altre 33 persone: la motovedetta della guardia costiera ha soccorso un barchino di 4 metri con 21 (2 minori) tunisini salpati da Zarzis, mentre i carabinieri hanno bloccato a Cala Pisana altri 12 (2 minori) tunisini e marocchini che hanno riferito di essere salpati con un gommone di 6 metri da Monastir.

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