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Il ministro dell'Interno: «Sicilia no campo profughi, per i migranti equa distribuzione dei porti»

Il vertice di Agrigento

Sui porti assegnati alle navi ong «facciamo le cose in modo responsabile Puntiamo ad un’equa distribuzione su tutti gli altri luoghi di possibile sbarco, con il compito di sgravare Sicilia e Calabria, che non devono essere condannate ad essere il campo profughi dell’Europa». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, oggi ad Agrigento per partecipare in prefettura a un vertice del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico dopo l’Sos lanciato dal sindaco di Lampedusa Filippo Mannino per l’emergenza migranti.

«Prima di disporre il porto sicuro - ha spiegato il ministro - ci avvaliamo del contributo di valutazioni tecniche specialistiche. Se un viaggio viene indirizzato in un porto vuol dire che le valutazioni fatte dagli specialisti lo consentono». Il capo del Viminale ha sottolineato «il gravame che già soffre Lampedusa in primis, la Sicilia in seconda battuta, ma anche la Calabria rispetto al numero degli sbarchi e a tutto ciò che ne consegue: ci sono adempimenti di polizia giudiziaria e screening sanitari, ed è giusto creare i presupposti di distribuzione sul territorio nazionale. Qualcuno ha fatto la mappatura cromatica dei porti che abbiamo indicato negli ultimi mesi e si vede che c'è stata equa distribuzione su tutti, qualcuno ha invocato quelli che non sono stati oggetto di indicazione e lo saranno a breve».

Poi Piantedosi ha parlato di Lampedusa. «Il sindaco Mannino - ha detto - ci ha fatto presente che in pochi giorni i migranti hanno un costo, in termini di produzione di rifiuti, quantificato in quello che che l’intera popolazione raggiunge in un anno». Il ministro ha così annunciato un contributo del governo al Comune di Lampedusa per far fronte «a queste ingenti spese che è difficile sostenere con le sole risorse comunali».

«In questa provincia - ha anche detto il ministro dell’Interno, parlando di Agrigento - c'è il maggiore punto di approdi d’Europa. Ospita tra 1.200 e 1.300 persone in accoglienza stabile. L’impegno che ho preso è di ritornare, al più presto, con qualcosa di tangibile».

Piantedosi ha anche smentito di volere dirottare i migranti nelle città con sindaci del Pd. « Ho massimo rispetto per tutte le critiche, soprattutto quelle dell’opposizione, ma non la condivido», ha detto, ribadendo che «l'esigenza è quella di garantire un’equa distribuzione e in ogni caso la città dove avviene lo sbarco non si fa carico dell’assistenza perché i migranti vengono poi smistati sempre in altre regioni».

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