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CONSIGLIO COMUNALE

Canicattì, tutti gli scenari per la dichiarazione dello stato di dissesto

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Il collegio dei revisori dei conti al Comune di Canicattì ha chiesto al funzionario dei servizi finanziari di integrare la proposta ed i relativi allegati della delibera di dichiarazione dello stato di dissesto. La richiesta è stata firmata dal presidente dell’organismo Calogero Sclafani ed è già stata consegnata al funzionario Carmela Meli.

Si tratta dell’ultimo e clamoroso epilogo del colpo di scena registratosi in Consiglio comunale lunedì scorso al momento di prepararsi a votare la relativa proposta di riconoscimento dello stato di dissesto economico finanziario. Da più parti e soprattutto dopo l’affondo della minoranza che aveva definito «in alcune parti lacunosa la proposta del funzionario ed incompleta la relazione del collegio dei revisori dei conti» la maggioranza ha incassato l’assist per chiedere un rinvio dell’esame al 20 aprile prossimo previa integrazione del parere dell’organo di controllo contabile interno.

L’attenzione è stata puntata però solo al punto 3 del parere che riguarda il «Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale». I consiglieri di maggioranza di cui ormai fanno di fatto parte anche Diego Ficarra e Giuseppe Alaimo di Forza Italia, forza d’opposizione, in pratica vogliono conto e ragione del motivo per il quale non è considerata più percorribile questa proposta. Poco o nulla invece interessa il reale ammontare del buco di bilancio e soprattutto di chi siano le responsabilità politiche e tecniche. Un «si dice il peccato ma non il peccatore» invocato da più parti a favore di chi ha amministrato nel passato più o meno recente. Il funzionario Carmela Meli ha iniziato a perfezionare la relazione integrativa da sottoporre ai revisori che dovranno esprimere il loro parere al più tardi entro giovedì 7 per essere tratta dal Consiglio nella seduta prevista il 20 aprile, quando l’assise dovrà decidere se dichiarare lo stato di dissesto o meno.

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