L'europarlamentare della Lega, Annalisa Tardino, esprime la sua opinione in merito al blitz avvenuto al porto di Licata. Secondo il parere di Tardino si dovrebbero usare dialogo e comprensione nei confronti di operatori di uno dei settori messo in crisi dalla pandemia.
L’operazione di controllo su tutta la filiera della pesca a Marianello, effettuata dalla Capitaneria di Porto coadiuvata dagli agenti di Polizia e dai militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ha portato a sanzioni e sequestri per i pescatori.
"Sono stata informata di una maxi operazione congiunta al porto di Licata - ha detto Tardino in una nota -, con oltre cento agenti coinvolti, e diverse sanzioni e sequestri comminati ai pescatori. Non credo sia questo il modo corretto di affrontare i problemi, soprattutto se consideriamo che parliamo di una categoria già in ginocchio in un momento di grande difficoltà dovuto alla pandemia come quello attuale. La scorsa settimana avevamo cercato di appellarci al buon senso delle istituzioni, oltre a condannare gli episodi di violenza, ma quella di oggi è una scelta che conduce in una direzione sbagliata. Anzichè moderare i toni e promuovere un dialogo improntato alla comprensione e alla soluzione dei gravi problemi del comparto, accende e fomenta lo scontro sociale. Mettere in ginocchio l’intera marineria di Licata significa lasciare famiglie senza alcuna forma di sostentamento".
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