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Migranti, il sindaco di Lampedusa: "Io e la Lamorgese lasciati soli dal Governo"

Continua l'emergenza migranti sull'isola di Lampedusa, in provincia di Agrigento. Gli sbarchi si ripetono senza sosta e l'afflusso di migranti cresce di giorno in giorno. "Il Governo ci ha lasciati soli, a noi e al ministro dell’Interno". Così il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, in un’intervista a La Stampa.

"Se il Governo non è capace di fare rispettare gli accordi con la Tunisia - aggiunge -, vado io a Tunisi a discuterne e ci vado con la mia barca".

"Se c'è un accordo con la Tunisia va fatto valere - prosegue -. Quando si è mai detto che un governo non affronta l'emergenza? Ci vuole il ministro degli Esteri, deve intervenire il Presidente del Consiglio. Il ministro Lamorgese sta facendo tutto quello che è in suo potere ma il Governo non pare sostenerla".

Poi annuncia di avere chiesto un incontro al presidente della Tunisia, Saied "per chiedergli l’applicazione degli accordi con l'Italia". "In questi due mesi- spiega - abbiamo superato i numeri del 2011 quando c'era al governo Berlusconi e al Viminale c'era Maroni. Anche allora dicevano che non c'era emergenza, lasciando migliaia di migranti sul molo per giorni". "L'isola scese in piazza e li mandò via, possiamo far lo stesso ora", ricorda. E riferendosi al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dice ancora: "Se non la vogliono più lo dicano, si prendano le loro responsabilità".

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