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Morì in un incidente, il Comune di Agrigento si oppone al risarcimento

Il Comune di Agrigento non ci sta a pagare oltre 700 mila euro. Ritenendo «la sentenza errata, non avendo tenuto in considerazione le risultanze della Ctu effettuata nel primo grado di giudizio», palazzo dei Giganti ha deciso di impugnare il verdetto della prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo dinanzi la Cassazione. Il caso è quello del risarcimento danni ai tre eredi dell'uomo - un agricoltore - che, il 3 settembre del 2008, morì dopo essere uscito di strada, lungo la interpoderale Giardina Gallotti-Fauma, mentre era a bordo del suo trattore gommato.

A deliberare il ricorso alla Corte di Cassazione è stata, nelle ultime ore, la giunta municipale del sindaco Lillo Firetto. L'Esecutivo ha deciso anche di nominare un avvocato esterno all'ente e di conferirgli l'incarico per proporre ricorso, con sospensione, davanti la Suprema Corte di Cassazione contro la sentenza della Corte di appello di Palermo. Al dirigente competente è stato dato mandato di impegnare la presunta spesa di 5.000 euro sul capitolo del bilancio corrente.

Per la Corte d'appello di Palermo «c'è il nesso causale fra lo stato di dissesto del manto stradale, l'assenza di protezione laterale: il guard-rail e l'evento infausto: il ribaltamento del trattore nella scarpata sottostante che ha determinato la morte del loro congiunto». Con queste motivazioni, accogliendo il ricorso alla sentenza di primo grado, la prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo aveva condannato il Municipio di Agrigento a pagare 235.050 euro a testa agli eredi dell'agricoltore, arrivando di fatto a più di 700 mila, oltre interessi legali.

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