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Agrigento, Forza Italia: «primarie condizione necessaria»

Piero Macedonio, Silvio Cuffaro e Riccardo Gallo

AGRIGENTO. Forza Italia "apre" anche al Pd. "Se Enzo Campo ed il Partito democratico si uniranno a noi e sceglieranno il programma elettorale insieme a Forza Italia, passando per le primarie, siamo disposti anche a sostenere la candidatura a sindaco dell'avvocato, espressione della società civile". E' quanto sostiene Piero Macedonio, portavoce di Forza Italia ad Agrigento, nonché fondatore con Riccardo Gallo, oggi deputato nazionale, del Patto per il territorio. "Alla coalizione - dice Macedonio - potrebbe anche aggiungersi l'Mpa dell'onorevole Di Mauro ed il Nuovo centrodestra di Alfano, perché no? Le uniche condizioni sono: programma elettorale e scelta del candidato sindaco con le primarie".

Una figura che corrisponderebbe all'identikit del potenziale sindaco di Agrigento, secondo Macedonio, è quella dell'avvocato Campo: "Persona perbene - aggiunge il fondatore del Patto - proveniente dalla società civile, serio e preparato. Se lui vuole candidarsi, ed accetta di passare attraverso programma e primarie, noi siamo pronti a sostenerlo". Ed il Pd? "Col Partito democratico - spiega ancora l'ex assessore provinciale e comunale - noi del Patto e Riccardo Gallo vogliamo dialogare, perché "La città di Agrigento è un malato terminale. Possiamo solo paragonare il Comune ad un malato agonizzante che ha bisogno di ottimi medici al proprio capezzale". Pare che comunque Macedonio abbia fatto un passo indietro rispetto alle dichiarazioni di qualche giorno fa quando aveva asserito che non avrebbe voluto sedersi con l'Mpa di Roberto Di Mauro.

"Ho semplicemente detto - spiega Macedonio - che l'Mpa ha altre vedute, ad esempio non pensa alle primarie come noi di Forza Italia, quindi non abbiamo punti in comune. Se accettano di stilare insieme il programma elettorale e scegliere il candidato sindaco con le primarie - conclude Macedonio - perché non sederci tutti assieme, anche con Alfano?" Insomma trattative aperte, ma tanto il tempo c'è, perché si vota nella prossima primavera. Ed a proposito di candidati che potrebbero essere graditi ai partiti, c'è Rino La Mendola che fa sapere di non essere interessato alla proposta, seppur lusingato dal gradimento del Pd.

"Apprendo dagli organi di stampa che una mia candidatura a sindaco di Agrigento, in occasione delle prossime consultazioni elettorali comunali, sarebbe gradita dal Partito democratico - scrive in una nota il vice presidente del consiglio nazionale degli architetti - sono lusingato da tale apprezzamento; tuttavia, gli impegnativi ruoli istituzionali che mi tengono lontano dalla provincia, per gran parte della settimana, non mi consentirebbero di svolgere adeguatamente un ruolo che impone una presenza costante sul territorio. Pertanto - continua La Mendola - pur non venendo meno la passione per la città di Agrigento e l'impegno ad offrire il mio contributo per un suo rilancio socio-economico, ritengo oggi di non essere nelle condizioni di potere onorare la cortese e lusinghiera proposta del Partito democratico agrigentino, che ringrazio. Sono certo comunque che la politica, con il contributo della società civile agrigentina, saprà individuare i migliori candidati a ricoprire il delicato e prestigioso ruolo di sindaco della città dei templi".

Intanto il candidato sindaco Giuseppe Di Rosa ha aperto la sua campagna elettorale. "Introdurrò l'imposta sul soggiorno - dice Di Rosa - dopo aver concertato con le partiti sociali e le rappresentanze di categoria, le modalità di applicazione di questa tassa di scopo".

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