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Agrigento, Crocetta ha deciso: si vota in primavera

AGRIGENTO. Crocetta ha deciso. Ad Agrigento, così come negli altri comuni siciliani interessati dal voto, si andrà alle urne in primavera. Ad eccezione di quelli sciolti per mafia che sono Misilmeri, Isola delle Femmine e Campobello di Mazara dove si voterà il 16 e 17 novembre. Tutto da rivedere dunque per i politici agrigentini infervorati in questi giorni a trovare nomi e allenanze, nell’ipotesi, ora tramontata, che si potesse votare in autunno.
Nel partito Democratico la parola d’ordine rimane comunque quella delle primarie.
E la linea viene illustrata dal segretario provinciale, Peppe Zambito. Che lancia un avvertimento: «Nessuno pensi che il candidato sarà scelto dalle segreterie. Se Rino La Mendola, persona che noi stimiamo, ha ambizione a candidarsi a sindaco di Agrigento, anche lui passi attraverso le primarie, così come i vari Masone e Luparello. La nostra linea, condivisa da tutto il partito, è quella della elezioni preliminari».
Linea politica da primarie anche per Forza Italia che si esprime attraverso il vice coordinatore regionale Riccardo Gallo e per il Movimento Cinque stelle.
La data delle elezioni è stata oggetto di una riunione della commissione Affari istituzionali, di cui fa parte l'onorevole Giovanni Panepinto. «Ne stiamo iniziando a parlare per programmare un passaggio parlamentare in aula - aveva detto ieri in tarda mattinata il sindaco di Bivona e parlamentare regionale del Pd». Intanto sulle elezioni amministrative della città capoluogo, intervengono i portavoce di "Progetto Agrigento", Marcello Fattori e Calogero Di Piazza. «La prossima ed imminente scadenza elettorale sarà un'occasione unica e probabilmente irripetibile per gli agrigentini - si legge in una nota - in quanto non sarà più concesso sbagliare. La situazione della città ,è inutile ripeterlo, è drammatica e scegliere il "progetto" giusto sarà indispensabile per cominciare a creare le condizioni per una reale crescita del territorio. Si dovrà, a nostro avviso, iniziare dal riuscire a garantire "l'ordinario" che negli ultimi anni è sempre mancato ad Agrigento. Noi di Progetto Agrigento saremo della partita ed invitiamo tutte le coscienze civiche della città ad esserlo insieme a noi ed a mettere in campo quante più idee possibili per il rilancio della città e per disegnare tutti insieme il nuovo "corso" di Agrigento». Intanto si registra una nuova adesione a Forza Italia. Dopo amministratori locali tra il capoluogo e la provincia, ha aderito al progetto politico l'avvocato agrigentino, Barbara Garascia. «Si tratta di una personalità dinamica, impegnata nel sociale - commenta il deputato Gallo - che ha sempre portato avanti valide iniziative con entusiasmo, impegno e professionalità». E mentre Forza Italia "cresce" c'è chi replica alle accuse di Piero Macedonio sul Mpa.
«È l'Mpa - dic eil capogruppo consiliare Alfonso Vassallo che, per coerenza, linearità e scelta di campo, non si siederà attorno ad un tavolo con il Patto il Territorio, responsabile di avere sostenuto e appoggiato il progetto fallimentare del sindaco Zambuto. Se oggi la città di Agrigento si trova in piena emergenza, il Patto per il territorio ha sue precise responsabilità. E forse non è un caso che Macedonio e Gallo sembrano orientati a riaprire il dialogo con Marco Zambuto».

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