Il sindaco di Santa Margherita di Belice (Agrigento) Gaspare Viola ha disposto la chiusura immediata del locale comitato elettorale di Fratelli d’Italia inaugurato la scorsa settimana in piazza Matteotti dalla consigliera di maggioranza Deborah Ciaccio. Ordinata anche la rimozione di cartelli e insegne. Per il 25% l’immobile era stato confiscato nell’ambito delle misure adottate nei confronti del presunto mafioso Pasquale Ciaccio, uno dei 4 fratelli titolari del locale nonché zio della consigliera Ciaccio, coinvolto nell’operazione antimafia «Scacco matto» del 2008 e condannato.
«L’utilizzo come sede elettorale di un partito politico - scrive il sindaco - contrasta con la destinazione prevista dall’agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati, e la predetta diversa utilizzazione non è stata mai autorizzata dal comune». Nei giorni scorsi l’associazione Libera aveva definito «poco opportuno» che un immobile confiscato (sebbene in parte) potesse essere concesso addirittura come comitato elettorale di un partito. La consigliera comunale Deborah Ciaccio, da parte sua, aveva protestato ritenendo che tutto fosse in regola, ricevendo per questo anche attestati di solidarietà da parte del gruppo di maggioranza al consiglio comunale.
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