Le imprese e le produzioni locali conquistano la Cina. Si intensifica la sinergia tra Conflavoro Pmi e il governo cinese della provincia di Jinan, tra i distretti economici più rilevanti dell'Oriente.
Una delegazione istituzionale cinese verrà in Italia la settimana prossima per un incontro cui parteciperà anche la massima carica politico-amministrativa segretario Wang Zhonglin per discutere di sviluppo commerciale.
Le federazioni provinciale e regionale di Conflavoro Pmi Sicilia, coordinate dal professionista agrigentino Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale dell'associazione, è in prima linea nell'ambizioso ampliamento del progetto.
«Le imprese del nostro territorio - sottolinea il segretario Pullara - si sono già dimostrate molto interessate a stabilire una collaborazione proficua con i nostri partner istituzionali e imprenditoriali cinesi. Il nostro obiettivo è attirare nuovi investimenti pubblico-privati per allargare ancora di più i confini dei mercati con lo scambio di best practices tra i due Paesi, già sfociato, per l'appunto, nel Polo tecnologico-industriale di Jinan, grande come 100 campi di calcio e che prevede un impegno economico a oggi di 1,3 miliardi di euro. La contaminazione positiva tra i nostri saperi potrebbe essere un nuovo, virtuoso trampolino di lancio per la nostra economia».
Un accordo di partnership esiste già tra Cina e Conflavoro Pmi, l'associazione di imprese in contatto con il governo orientale.
L'accordo è stato siglato lo scorso settembre dal segretario generale di Conflavoro Pmi Enzo Capobianco durante una missione guidata da Diodora Constantini direttore generale della Fondazione IES Lab.
La partnership è inerente al Polo tecnologico-industriale italiano di Jinan, progetto da inaugurarsi a dicembre 2019 e che si snoderà principalmente in ricerca, sviluppo, digitalizzazione, biomedica e informazioni elettroniche.
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