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"Sagra del Limone Belicino", Montevago si scopre capitale dell'agrume giallo

A Montevago ricostruito dopo il terremoto con case di uno o due piani quasi tutte con giardino è difficile trovarne una senza un albero di limoni. Ed è partendo da questa constatazione che ieri mattina, nell'ambito dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima delle Grazie, è stata inaugurata la prima edizione della "Sagra del Limone Belicino".

L'idea è partita da un gruppo di giovani ed ha già raggiunto un primo risultato, quello di ottenere, da un'azienda che opera nel settore, il "Limonì", un limoncello montevaghese. I festeggiamenti prevedono vari momenti religiosi e ieri sera a Montevago è arrivato anche l'Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. La conclusione martedì 2 luglio, alle 21, con la processione del simulacro della Madonna e a mezzanotte i giochi pirotecnici.

"Il progetto - dice Michele Giambalvo, del gruppo organizzatore della sagra - è nato in maniera molto semplice, proprio verificando, durante una passeggiata, che è difficile trovare a Montevago una casa senza una pianta di limoni nel giardino. E allora abbiamo deciso di andare avanti, puntando sul “Limonì”, con la collaborazione di quest'azienda del settore, ma anche sulla granita, su tutto ciò che si può fare con il limone e, naturalmente, in questa sagra c'è spazio anche per alcuni piatti come il risotto al limone o la salsiccia al limone".

Il sindaco, Margherita la Rocca Ruvolo, ha sostenuto l'iniziativa e ricordato che "qualche tempo fa in municipio è arrivato un signore che avendo ristrutturato casa e dovendo spostare, ma non volendola perdere, una pianta di limoni ha chiesto al Comune di poterla trasferire in una piazza adiacente, un'area di proprietà comunale. Il limone è un prodotto che utilizziamo tantissimo e che vogliamo contribuire a valorizzare".

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