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Dedalo, pignorati 900 mila euro al Comune

La società d’ambito è partecipata al 22,28 per cento dall’ente pubblico. Il sindaco: «Ora è a rischio il pagamento degli stipendi di gennaio»

CANICATTI'. Quando sembrava essere tornato il sereno sul fronte della vertenza dei lavoratori del settore di igiene ambientale della Dedalo Ambiente e comandati al Comune dopo il passaggio del servizio di raccolta dei rifiuti alla Sap - Iseda un nuovo macigno si abbatte sulla sempre più tortuosa strada che dovrà condurre al pagamento di tutte le spettanze arretrate vantate degli oltre 50 lavoratori dell'unità operativa canicattinese.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato notificato al Comune, socio per la quota capitale pari al 22,28% della società d'ambito, un atto di pignoramento presso terzi promosso dall'Istituto nazionale di Previdenza Sociale contro la Dedalo Ambiente Ag3 Spa per complessivi 900 mila euro. Il provvedimento sarebbe legato al mancato versamento da parte della stessa società d'ambito dei contributi previdenziali previsti a favore dei propri operai e relativi al periodo 2012 - 2014. Alla luce dell'atto di pignoramento sono stati già "congelati" alla Dedalo Ambiente circa 180 mila euro, soldi che verosimilmente avrebbero dovuto essere utilizzati per il pagamento degli emolumenti ai lavoratori. La conseguenza più immediata della vicenda, come spiegato dallo stesso sindaco Vincenzo Corbo, è quindi ancora una volta la difficoltà da parte della società a pagare gli stipendi ai lavoratori del cantiere canicattinese. «Questo atto di pignoramento - ha spiegato il sindaco Vincenzo Corbo - porterà molto probabilmente a non poter pagare la mensilità di gennaio a causa del congelamento dei fondi.

 

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