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Imu sui terreni agricoli, il Comune di Canicattì farà ricorso

L'esecutivo, presieduto da Corbo, ha approvato all'unanimità dei presenti la delibera con cui si affida l'incarico di costituzione in giudizio

CANICATTI'. La giunta municipale di Canicattì vuole risparmiare ai cittadini, proprietari di terreni agricoli all'interno del proprio territorio comunale, di pagare l'IMU come previsto dal decreto ministeriale di correzione dell'imposta che ha sostituito l'ICI. L'esecutivo, presieduto dal sindaco Vincenzo Corbo, infatti ha approvato all'unanimità dei presenti la delibera con cui si affida l'incarico di costituzione in giudizio al professor avvocato Antonio Bartolini del foro di Perugia di rappresentare il comune di Canicattì innanzi al Tar Lazio nell'impugnativa del decreto ministeriale del 28 novembre 2014.

L'esecutivo nel corso della predisposizione del Bilancio di previsione 2014, approvato di recente, non aveva previsto entrate da questa paventata modifica che si vorrebbe addirittura retroattiva. La città di Canicattì, con l'incarico legale, si allinea così alla strategia comune dell'ANCI che da subito si è detta contraria alle previsioni del "decreto di correzione dell'IMU" e quindi si opporrà in giudizio al ministero dell'Economia e a quello dell'Interno. Se dovesse passare la linea del governo Renzi in pratica i proprietari di terreni agricoli ricadenti in comuni non ritenuti più montani perché la sede municipale è al di sotto dei 600 metri finirebbero per pagare per intero l'IMU-Imposta municipale propria. Canicattì tra questi. Un salasso per i già provati bilanci familiari che la giunta Corbo vuole con fermezza evitare anche perché finirebbe per aggravare la crisi anche delle aziende agricole i cui margini di guadagno negli anni si sono assottigliati mentre la tassazione è aumentata a dismisura.

 

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