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Il coccodrillo di San Giovanni Gemini uscito dalle pagine di Lo Scrudato? La storia nel suo ultimo libro

Dieci giorni fa lo scrittore aveva presentato il suo lavoro proprio nel paese nell'Agrigentino leggendo un capitolo dove si parla appunto dell'animale

"Ma il coccodrillo di San Giovanni Gemini, alla fine, uscì dal tuo libro?". La domanda ripetuta più e più volte, dal vivo e tramite messaggio a Vito Lo Scrudato, preside del liceo Umberto I di Palermo e scrittore. Ecco, appunto: scrittore. Un passo indietro, a 10 giorni fa.

Lo Scrudato aveva presentato, proprio a San Giovanni Gemini (casa sua, per lui originario di Cammarata), il suo ultimo lavoro, "Il Sicario" (Navarra Editore), e in uno dei capitoli del libro si parla di un coccodrillo, più precisamente di un coccodrillo sul Reno, in Germania, che era stato avvistato. Un avvistamento ancora più assurdo di quello di San Giovanni Gemini, visto che lassù il freddo non manca. Infatti, poi, il tutto si era rivelato poi falso. Fatto sta che qualche giorno dopo, proprio a San Giovanni Gemini, si è avvistato un coccodrillo come quello del libro, con la popolazione che va in panico e il sindaco che predica prudenza. Per inciso: il coccodrillo ancora non è stato trovato.  "Che devo dire, a volte la realtà supera la fantasia - dice Lo Scrudato -. Ho letto proprio il capitolo dove si parlava di questo coccodrillo e qualche giorno dopo è successo questo. Incredibile ma vero. Magari è stata la suggestione, chi lo sa".

Il libro

Superata la soglia della cinquantina, persino un cinico esecutore, un corriere della Morte a pagamento può cominciare a dubitare di sé stesso e della propria efficienza sul lavoro. Da questa osservazione prende le mosse il racconto del protagonista de "Il Sicario",  quando, durante l'ennesima esecuzione, qualcosa sembra andare storto e la vittima viene, per così dire, giustiziata due volte, per rimediare a un iniziale errore di valutazione.

Il chìllero – così ama definirsi il nostro protagonista senza nome – da molti anni è al soldo di un misterioso “Tribunale”, che si limita a fargli recapitare in posta privata e segretissima le indicazioni necessarie ad ogni omicidio, senza ulteriori spiegazioni. Ma il rapporto con i misteriosi committenti sembra si stia incrinando e, durante un'incursione professionale in Germania, altri bizzarri accadimenti interagiscono con la millimetrica precisione del chìllero, che nel frattempo si è innamorato, dettaglio che, insieme al dato biografico di cui sopra, scombussola ulteriormente le sue giornate.

L'autore

Vito Lo Scrudato, nato a Palermo nel 1958, ha insegnato Letteratura italiana presso la “Gutenberg Universitat Mainz”. Oggi è dirigente scolastico del Liceo Classico “Umberto I” di Palermo e docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo.

Tra le numerose opere pubblicate: La magara. Processo di stregoneria nella Sicilia del '500 (Sellerio Editore 2001); Varsalona, l'ultimo brigante (Pietro Vittorietti Editore 2010); Occhi per taliàre (Pietro Vittorietti Editore 2014); con Bernardo Puleio e Mario Pintacuda, Sicilitalia (Pietro Vittorietti Editore 2018). Per Navarra Editore ha già pubblicato L'editto della diaspora. Sette giorni per la libertà (2022) scritto insieme a Roberta Lo Scrudato.

 

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