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L'aria del Mandorlo in fiore al Comune di Agrigento con i gruppi folk

Per una manciata di minuti, ieri mattina, al semplice vedere arrivare i rappresentanti - in costume folk - dei gruppi di Brasile e Messico, fra piazza Pirandello e palazzo dei Giganti, s'è respirato, e a pieni polmoni, “aria” di Mandorlo in fiore. Perché proprio questi in corso avrebbero dovuto essere i giorni del settantacinquesimo festival internazionale del folclore, giorni di grande allegria, colore e musica: momenti di festa e interscambio fra popoli. Il rischio contagio da Coronavirus ha fatto sospendere ogni evento.

Il sindaco Lillo Firetto - come da copione - ha ricevuto i rappresentanti dei gruppi folcloristici di Brasile e Messico, già in Italia per partecipare ad altri eventi. Al Municipio, per il tradizionale scambio di doni, sono state accolte la delegazione del centro di tradizioni gauchas “Sentinela da Querencia” proveniente da Santa Maria, stato brasiliano del Rio Grande do Sul e il gruppo messicano di Puebla portatore delle tradizioni degli azteki. Entrambi i gruppi sono ospiti ad Agrigento del Parco archeologico Valle dei templi. Firetto ha auspicato al più presto il ritorno alla normalità, una volta superata l'emergenza Coronavirus.

Ad accompagnare le delegazioni, a palazzo dei Giganti, è stato il responsabile organizzativo del festival internazionale del folkclore: Riccardo Cacicia. «In futuro, probabilmente, terminate queste esigenze e questa attività di monitoraggio e di controllo - aveva già detto il direttore del Parco archeologico Roberto Sciarratta - se ne può riparlare. Non sono soldi vincolati ad una data specifica, quindi non è escluso che si possa investire questo patrimonio economico, che ha una finalità specifica, per il recupero di un eventuale festival. C'è però, naturalmente, da capire con quali formule». La decisione di sospendere il Mandorlo in fiore era stata presa durante un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltosi in Prefettura. Il sindaco poco dopo ha firmato la relativa ordinanza.

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