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Rischia la chiusura l'antiquarium di Sciacca, i cittadini si oppongono

Il primo gennaio 2020 sarà chiuso l'antiquarium del Monte Kronio, a Sciacca, che ospita reperti di grande importanza, che vanno dall'età neolitica al periodo greco, recuperati nelle viscere della montagna, nel corso di una serie di spedizioni effettuate dagli speleologi del Cai di Trieste. La struttura era stata riaperta il 9 settembre del 2010 è stato riaperto, presente l'allora assessore regionale ai Beni culturali, Gaetano Armao, dopo una chiusura che durava da un decennio.

La notizia della chiusura, però, ha determinato in città una levata di scudi. Era nell'aria dopo una visita del Presidente della Regione, Nello Musumeci, di pochi giorni fa, a Sciacca. Ieri non è stato possibile avere una dichiarazione dal governatore al quale hanno inviato una lettera il sindaco, Francesca Valenti, e il vicesindaco, Gisella Mondino. «Determinate a batterci con tutti i mezzi politici a nostra disposizione per la tutela dell'Antiquarium San Calogero e la sua vita». È un passaggio della lettera.

Il comitato civico Patrimonio Termale ha deciso di farsi promotore di una petizione civica a livello cittadino «per dire no alla chiusura del museo o trasferimento in altro luogo. A parere del comitato - è scritto in una nota - si tratta dell'ennesima beffa e violazione del sacrosanto diritto della nostra città alla valorizzazione del proprio patrimonio termale e delle sue ricchezze storiche ed archeologiche».

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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