Agrigento s'è fatta città apripista. Con la sottoscrizione della bozza strategica sono state poste le basi e i principi fondanti per la richiesta di una legislazione meno farraginosa, di risorse adeguate per incrementare gli investimenti e per incoraggiare i giovani ai consumi culturali.
La firma della «Carta di Agrigento» - da parte del vicepresidente del Comitato delle Regioni e presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco, e dal sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, - dimostra che bisogna far leva, per lo sviluppo, sui beni culturali.
«La ‘Carta di Agrigento' dimostra che di cultura si mangia e sempre più in futuro dovrà essere possibile crescere tutti in una logica che garantisce raffinatezza di contenuti, facendo poesia di un territorio, racconto ricco di risorse e esperienze culturali - ha detto il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - . È una sfida che deve coinvolgerci facendo un buon utilizzo dei fondi comunitari. Passiamo dall' Europa delle nazioni e delle regioni all'Europa delle città. Dobbiamo riuscire a far compiere questo memorabile salto per dare risposta ai territori».
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